Motivazione indiretta

Entra in azione quando la Motivazione non è quella che sembra, ma si è sviluppata con il fine di raggiungere il temporaneo stato emotivo del “Sentirsi bene con sé stessi” che sostituisce la sensazione di essere una persona “reale”.

 

 

L’attività o il comportamento basato sulla Motivazione indiretta sembra lo stesso di un comportamento in Motivazione diretta ma l’intento dell’azione o dell’attività è guidato da Motivazioni subconsce create nell’infanzia. Durante quella fase iniziale della tua vita hai erroneamente tratto la conclusione che non essere incondizionatamente amato e accettato è colpa tua: “Non ero abbastanza bravo”. Che il problema possa in realtà derivare dai blocchi psico-emotivi dell’educatore primario non viene mai in mente al bambino (e di solito nemmeno all’educatore).

 

L’Obiettivo segreto dell’azione è qualcosa che nessuna persona esterna potrebbe indovinare: dimostrare qualcosa al genitore/educatore con il quale hai dei conti in sospeso, e che per questo motivo gioca un ruolo cruciale nella tua vita. Vuoi dimostrare a questo genitore che non sei così cattivo come lui o lei pensavano che fossi – o dovrei dire più precisamente: come percepite che lui o lei pensavano che fossi. Perché non possiamo mai essere totalmente sicuri di quali siano le Motivazioni di qualcun altro per dire cose o comportarsi in certi modi, giusto?

 

E perché lo faresti? Perché percepisci che è per questo che lui o lei non hanno confermato la tua esistenza come te stesso, come essere umano. Tutti hanno il bisogno di essere visti e ascoltati quando cercano di manifestarsi, specialmente un bambino piccolo! Quando questo bisogno non viene soddisfatto, cercare di ottenerlo dopo tutto ti renderà schiavo per il resto della tua vita.

 

Ecco un esempio di come ciò può avvenire: I piatti non vengono lavati per avere piatti puliti. I piatti vengono lavati per compiacere il tuo custode (che potrebbe anche essere morto da tempo).

 

A causa di ciò che si percepisce essere in gioco (essere o non essere) la Motivazione indiretta è compulsiva e crea dipendenza.

 

Queste Motivazioni alla fine portano a un unico obiettivo nella vita: assicurarsi che i criteri per essere ammessi a vivere siano soddisfatti. Quando si vive con questa condizione, una mancanza di Senso di Sé, raggiungere quello stato di “Sentirsi bene con se stessi” diventa alla fine l’unica e sola Motivazione della propria vita, ma non viene riconosciuta come tale. Quindi, se non viene intercettata si diventa schiavi di condizioni accettate a livello subconscio e, purtroppo, si salta la propria vita.

 

La Motivazione indiretta include sempre Ordini del giorno nascosti e Obiettivi segreti. Viene usata quando si eseguono Ego-Riferimenti, che a loro volta usano Veicoli. Entrambi i concetti fanno parte del malsano Sistema Orientato al Senso di Sé sostitutivo.

 

Tutta la Motivazione indiretta è in definitiva basata sulla Paura dell’annientamento, che è responsabile della qualità compulsiva e assuefacente della Motivazione indiretta.

 

 

Articoli correlati

  • Come utilizzare il Metodo del Senso di Sé per far fronte alle grandi sfide della vita.
    Se non avessi un forte Senso di Sé da mettere in campo nelle sfide che la vita mi ha posto di fronte, funzionerei su di un livello diverso; e senza il Metodo del Senso di Sé, non sarei in una buona posizione in questo momento, perché potrei sentirmi depressa e devastata per gli avvenimenti che, ...
  • Giorno 24 – Ancora riguardo gli Ego-Riferimenti
    Un Ego-Riferimento è un bisogno compulsivo di dimostrare ai tuoi genitori/educatori, e perfino a te stesso, di avere molte più capacità di quanto essi credano. Gli Ego-Riferimenti si sviluppano solo se sei dipendente dall’approvazione altrui. Questi formano il caposaldo della Motivazione Indiretta e dell’intero Sistema Orientato al Senso di Sé Sostitutivo che si manifestano quando manca il Senso di Sé!
Leggi altri articoli correlati