Sparatorie nelle scuole e cause principali della violenza in America

Perché non si pone fine
alla violenza armata in America?

È successo di nuovo!

Il 24 maggio 2022, mentre tutto il mondo sta cercando di riprendendersi dagli effetti della pandemia di Covid-19, mentre è in atto una guerra in Europa, un giovane ha sparato e ha ucciso diciannove bambini e due insegnanti della Robb Elementary School di Uvalde, Texas.
Come se non ci fosse già abbastanza oscurità che incombe sul nostro mondo…
Le politiche sulle armi negli USA sono state recentemente modificate in modo che un diciottenne possa acquistare legalmente un’arma di distruzione di massa; ed è esattamente quello che ha fatto questo giovane. Molti americani si sono indignati perché ciò sia potuto accadere e potrebbe accadere ancora. Altri, come me, sono altrettanto rattristati e colpiti, ma si chiedono perché non si stia esaminando efficacemente la causa principale di questa violenza armata in America che si verifica regolarmente.

 

I legislatori sono responsabili della violenza in America, ma la responsabilità ultima ricade sulla persona che preme il grilletto…

 

 Per la legge americana, un diciottenne è un uomo e pienamente responsabile del suo comportamento.
Per una madre un ragazzo di 18 anni è ancora un ragazzino, che cerca di adattarsi alla vita e alle altre persone che lo circondano.
C’è ancora così tanto che deve imparare e scoprire. Qual è il suo posto nella società, come gestire i suoi impulsi, sessuali e non?

Un bambino è un prodotto genetico dei suoi genitori biologici, una miscela di geni, temperamento, inclinazione e talenti, un prodotto della Natura e del Nutrimento che riceve dai suoi educatori.
Quando un giovane adulto commette un terribile crimine non dovremmo forse indagare su cosa sia andato storto nel suo passato e presente?

Qui non si tratta di incolpare o trovare un capro espiatorio, bensì di comprendere la situazione e cercare di risolverla per evitare altre situazioni come questa.
Le vite perdute di piccoli individui unici e amati rattrista tutti noi; vorremmo poter rimuovere le tragedie che stanno affrontando i genitori, le famiglie e gli amici dei nostri figli e delle nostre figlie.
Ma come era stato allevato questo giovane? In che modo è stato educato? In quale situazione familiare viveva per arrivare a compiere un’azione simile orribile? Quale è stata la causa principale di questa sfortunata decisione?
Era semplicemente un sadico che voleva vedere soffrire i bambini? Oppure era infuriato con il mondo, per la perdita di una ragazza o per un rifiuto da parte di una persona importante per lui?
Perché ha sentito il bisogno di togliersi la vita? Come mai non ha avuto il minimo rispetto per la sua vita e, di conseguenza, per la vita degli altri?

Troppo spesso diamo per scontato allevare un figlio/a. Pensiamo che si farà strada, nel bene e nel male, e diventerà un adulto sano ed equilibrato, proprio come lo abbiamo voluto… tutto ciò che ci rimane da fare è goderci il fatto di essere un genitore orgoglioso.

Fai ciò che ti dico, non guardare quello che faccio io”. È una frase che spesso i genitori ripetono ai propri figli. Ma è davvero ciò che vogliono?
Per insegnare alla nostra prole ad affrontare la vita è fondamentale essere principalmente noi stessi delle persone complete; che non usano il proprio tempo e le proprie energie per compensare opportunità mancate o ricercare continuamente l’approvazione esterna; mi riferisco a una condizione specifica che nel Metodo del Senso di Sé chiamiamo Senso di Sé assente.
È quello stato che rende una persona dipendente dai risultati delle sue attività. L’assenza di un senso di chi siamo e cosa vogliamo ci fa ritornare quei bambini che volevano essere “visti e ascoltati”.

Il genitore spesso dimentica che il figlio non un’estensione di sé stesso bensì una persona unica, che deve vivere la propria vita imparando a gestire al meglio le proprie compulsioni e dipendenze.

 

Un bambino che non ha avuto la possibilità di imparare non è in grado di valutare la vita, non è cresciuto con un esempio da seguire durante la crescita.
Quasi tutti noi possiamo diventare genitori, ma per esserlo con responsabilità e amorevolezza bisogna impegnarsi a lavorare su un
Sano Senso di Sé, se questo non lo abbiamo ereditato dai nostri genitori.
È un lavoro impegnativo, ma è l’unica cosa che possiamo fare per rendere il nostro mondo un posto migliore!

 

Anziché combatterci l’un l’altro
è invece necessario unire le nostre forze e guidare quelli di noi
che ne hanno bisogno a diventare amanti
di sé stessi e, di conseguenza,
rispettosi degli altri.

 

 

 

Un Sano Senso di Sé è ciò che serve per vivere la tua vita al massimo e arrivare all’espressione di sé e all’amore che ogni singolo individuo brama.

 

Priorità ai genitori!
Un giovane che sa di essere apprezzato così com’è e che riesce a vedere l’amore negli occhi di suo padre e di sua madre non ha alcun motivo di farsi pubblicità parlando di acquistare un’arma d’assalto e organizzare una strage. Nelle scuole elementari, medie, college e università è necessario un programma in cui i bambini e gli studenti siano orientati a comprendere ciò che nella loro istruzione ed educazione può essere andato storto.

 

I genitori non impediscono di proposito ai loro figli di sviluppare
un Sano Senso di Sé.

 

E non è colpa loro.
Finora è stata la condizione umana, nulla di più.
Al giorno d’oggi, ci sono persone con la consapevolezza di ciò che è essenziale per diventare un cittadino felice, produttivo e rispettoso della legge.
Fatti aiutare da loro! Coinvolgili questi individui nel sistema educativo in modo che possano effettivamente FARE qualcosa di concreto per apportare un cambiamento verso un mondo più pacifico.

 

 

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