La solitudine

 

Che cos’è la solitudine?

 

Altro non è che uno stato mentale, una sensazione… è quando una persona non si sente a proprio agio con il Mondo circostante e, di conseguenza, preferisce isolarsi.

Non sempre isolarsi è frutto di una libera scelta, però; talvolta la persona si ritrova sola a causa di eventi esterni, altre volte, ancora, la solitudine sembra l’unica maniera per “Sentirsi bene con sé stessi”.

Spesso gli individui più socievoli, quelli che spiccano in ogni gruppo – le cosidette “anime della festa” per capirci – sono tra coloro che soffrono maggiormante di solitudine.
In genere si circondano di “amici”, partecipano volentieri alle feste, escono quasi tutte le sere, per evitare di affrontare il loro vero problema di base.

Difficilmente incontriamo persone disposte a restituirci, anche solo con uno sguardo, un senso di pienezza e appagamento; diventa quindi più semplice costruirsi una maschera e fare finta che la nostra vita sia perfetta e appagante, attorniandoci di persone mediocri che non ci facciano sentire il dolore che urla dentro di noi.

Siamo animali sociali e ci comportiamo di conseguenza:  abbiamo la necessità di stare con altri individui e passare con questi del tempo di qualità. Dobbiamo chiederci tuttavia, se siamo con le persone giuste nel posto giusto, per non sprecare il breve tempo che ci viene concesso su questa Terra. Diventa quindi indispensabile esseri consapevoli e sviluppare  un Sano Senso di Sé .

Sentiamo, in cuor nostro, affinità con quelle persone che non hanno bisogno di inutili superficialità;  dovremmo cercare di seguire ciò che la nostra mente, le nostre emozioni e il nostro corpo ci sussurrano; anche a costo di andare contro tutto e tutti.

 

Dobbiamo andare sempre incontro al nostro Sé autentico.
Questa è l’unica cosa davvero importante.

 

La solitudine è una condizione  molto diffusa; tutti noi la abbiamo provata almeno una volta nella vita.

Il mondo è pieno di persone sole, qualcuno per scelta, qualcuno per conseguenza di eventi imprevisti e imponderabili; tutti però sono persone tristi e sconsolate perché non hanno nessuna persona speciale che riempie loro l’anima.
Questa persona speciale può essere un amico, un amore, un genitore, un figlio, un animale da compagnia ecc.

Alcune persone ci “entrano dentro” immediatamente, al primo sguardo: forse per i loro modi di fare, per il loro linguaggio o per il tipo di luminosità del loro sguardo;  altre, invece, ci lasciano completamenti indifferenti, come se non le vedessimo affatto.
Vediamo tutto e tutti chiaramente soltanto quando proviamo un reale interesse.
Ci comportiamo, ormai, come se fossimo sempre su qualche social: scorriamo innumerevoli notizie, immagini e volti senza mai soffermarci, e quotidianamente analizziamo e giudichiamo le persone che ci circondano.

Per quanto triste, questa è la dura verità: abbiamo tempo solo per coloro che meritano davvero il nostro interesse; coloro che sentiamo in grado di lenire il nostro senso di Annientamento  e la nostra Paura dell’Annientamento.

Tante parole inutili, con persone altrettanto inutili, che non ci interessano e a cui non interessiamo, sono all’ordine del giorno: ma solo perché questo ci fa sentire parte della società.

Dovremmo invece puntare a essere persone che hanno rapporti sani con il prossimo.

Abbiamo imparato fin da piccoli a reagire alle provocazioni e ad adeguarci a situazioni anche distanti dal nostro vero essere.

Ma quando torniamo a casa la sera, dopo una giornata estenuante, piena di banalità che certamente non conserveremo  nel nostro cuore e che ci portano solo stress, a chi pensiamo? Chi vorremmo al nostro fianco per un abbraccio sincero prima di addormentarci, senza bisogno di parola alcuna?

Ecco. È quella persona che la nostra anima desidera che porti una fiammella nel buio della nostra solitudine.
Se abbiamo ancora la possibilità di abbracciare quella persona… non aspettiamo ulteriormente!

Curiamo la nostra anima con la luce e proviamo a non essere più soli.

 

 

 

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