Insonnia, come sbarazzarsene?

Sono le 3 del mattino e sono ancora sveglia a guardare il soffitto…

Alle 23 sono andata a letto ma non riesco a dormire. Questo mi spaventa molto!
Come posso soffrire di insonnia così, da un giorno all’altro?

Non ho mai avuto problemi a dormire, ma domani ricomincerà il mio primo giorno lavorativo dopo il congedo di maternità.
“Mi preoccuperò dei miei punteggi, se ricordo ancora i miei appunti, se ho continuato a praticare abbastanza durante la gravidanza e il periodo iniziale di cura di mia figlia. Domani andrà meglio…”

Ho pensato ai primi scontri con un’insonnia
che mi ha tormentata per più di 25 anni.

Ma domani non andrà meglio, in effetti, il non sonno persiste!
Una notte peggio dell’altra, e anche se fossi tornata al mio ritmo “normale”, non riuscivo a dormire, poiché volevo mostrare al mondo esterno che non c’era nulla di sbagliato, che ero una brava madre e conducevo una vita perfetta come fagottista, nell’allora Orchestra Filarmonica di Amsterdam, ho cercato di mascherare il più possibile le mie difficoltà a concentrarmi in quanto affaticata dalla mancanza di riposo notturna.

Per un breve periodo ha anche funzionato; ma il sonno è fondamentale, quindi cercavo di mettere i miei problemi di sonno sotto le coperte.
Mi sono bruciata molto velocemente, non sono riuscita a sopportare ogni piccolo pianto di mia figlia, quando mi dirigevo a fare le prove con l’orchestra, improvvisamente capitava che non sapevo dove fossi o quale strada dovevo prendere per raggiungere un luogo che frequentavo da anni… Tutta la mia vita è stata dominata dal non dormire.

E la parte peggiore della storia è che non sapevo davvero cosa lo avesse causato.
In effetti, a volte la mia testa sembrava completamente vuota, ho fissato il soffitto per molte notti consecutive.

Non un solo pensiero è passato in rassegna, cosa mi teneva sveglia? Cosa?

 

L’insonnia ha reso lentamente la mia vita ingestibile, ho dovuto cercare aiuto!
In quella ricerca ho scoperto che l’insonnia era un problema per il quale non c’era una soluzione già pronta, non certo negli anni ’80, quando diventai madre quantomeno!
Principalmente mi è stato detto dal dottore e dallo psicologo che avrei potuto risolverlo prendendo sonniferi.
Tu ed io ora sappiamo che in situazioni come questa, è spesso più probabile che i farmaci trasformino o intorpidiscano un problema pittoste che fornire una soluzione.
Quindi sonniferi? Io ero contraria.

Dormire è una necessità naturale e se c’è qualcosa che lo ostacola devi scoprire COS’È!

Ho quindi deciso di farlo in modo diverso, a modo mio.

Le notti che seguivano avevo il cellulare accanto al letto e quando ero sveglia uscivo (per non disturbare il mio compagno) e iniziavo un monologo con me stessa al telefono.
Pensavo non ci fosse niente nella mia testa, ma ancora, da qualche parte nel profondo qualcosa ha iniziato a funzionare e ogni notte ho registrato delle storie.
Lentamente, ma inesorabilmente, ho iniziato a riconoscere uno schema in queste storie e ho scoperto che ciò che mi teneva sveglia era immagazzinato molto più in profondità nel mio subconscio.

Mi ha aperto gli occhi scoprire che in realtà c’era qualcosa che mi ha davvero tenuta sveglia quando finalmente ho osato sollevare quella punta immaginaria del mio piumone, ho guardato sotto e ho scoperto cos’altro c’era di ancor più nascosto.

Questo è stato il primo passo verso un rinnovato rapporto con me stessa, ma anche un rinnovamento del mio modello di sonno.
Per molto tempo ho continuato a registrare il mio subconscio notturno, ho scoperto sempre più schemi e ho avuto accesso a uno strato più profondo di me stessa.

C’erano così tante domande e paure nel mio subconscio; la paura del rifiuto, la paura di essere una cattiva madre, la paura di essere una cattiva moglie, la paura di non essere accettata come realmente ero… dovevo concludere che ero diventata dipendente dall’approvazione e che tutto doveva essere perfetto e preferibilmente un po’ più perfetto.

Senza saperlo, avevo passato tutti quegli anni a costruire una versione di me stessa che non ero affatto!

“Chi ero io in realtà ?”
“Come si sentiva il mio Sé?”
“Chi sono ora?”
“E perché FACCIO quello che FACCIO e VOGLIO quello che VOGLIO?”

Queste domande sono emerse sempre più spesso e lentamente ma sicuramente sono stata in grado di esplorarle e rispondere.

 

 

Registrando questi monologhi per me stessa e, in seguito, ascoltandoli , ho scoperto che il mio non riuscire a dormire aveva molto più a che fare con chi ero, o, effettivament,e con chi cercavo di essere!

Ero così lontana da me stessa che il mio subconscio non riusciva più a trovare pace di giorno, non solo di notte, e nemmeno nel mio corpo!

Da questo punto è iniziato il mio viaggio verso un Sano Senso di Sé. E poiché l’insonnia ha giocato un ruolo così importante in questo per me, ho scritto un libro di prossima pubblicazione su questo: “Insonnia. Come sbarazzarsene?“.

So quanto impatto ha sulla tua vita e quanto vuoi riaddormentarti.
So quanto ci si sente senza speranza e quanto ci si abbatte sperando ogni notte di potersi addormentare e restare ancora svegli…
Attraverso la mia ricerca e la mia documentazione sono arrivata a una soluzione che ho incorporato in questo libro, così che anche tu possa goderti un sano sonno notturno e una vita serena!

Questo mese vorrei anche darvi un supporto extra nel (non) dormire. Insieme al mio team, condividerò di nuovo molte conoscenze tramite i canali di Sano Senso di Sé.
Speriamo tu possa fare un ulteriore passo avanti nel tuo riposo notturno questo mese attraverso numeri, citazioni, fogli di lavoro e video.

Ti offro questo contenuto gratuitamente con molto amore e piacere.

 

Dormi bene 😉

 

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